venerdì 20 aprile 2007

Stereotipi




A volte basta poco, un sorriso, una parola, uno sguardo per farti capire che poi nn va ttt così male; lo sai, il mondo nn gira intorno a te, ma a volte sembra che ttt le cse + malvagie, + crudeli capitino sl a te.
Poi però, come x incanto ti svegli da quel sogno, o incubo, in cui tu sei la sola protagonista e capisci k sei solo un xsonaggio secondario del copione, un xsonaggio di poco rilievo.
Poi ti riaddormenti e ricominci a sognare; questa volta, però sei tu la regista. La sceneggiatura, chiaramente è un paesaggio che fa da sfondo a un mondo imperfetto, ma piacevole; un mondo in cui i malvagi vengono oppressi dai buoni che si ritrovano ad avere la meglio su ogni cosa; a volte però capitano degli imprevisti. Succede che i malvagi si ribellano al solido impero dei buoni. Prendono il potere e la sceneggiatura cambi: nn + tinte pastello, ma colori scuri, tenebrosi, inquietanti.

Come in un copione che si rispetti, arriva l’eroe di turno, che fa si che i colori che fanno da scenario al “tuo mondo” diventino forti e decisi, ma mai troppo prepotenti o aggressivi.
Poi ritorni desta; era solo un sogno. La realtà è crudele e questo non ti piace. L’unica cosa dolce, in questo mondo acido, è il ricordo.
“Ricorda, perché il ricordo unisce ciò che la vita separa”.

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